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Chi siamo

Amélie

Ciao! Beeeenvenuti!
Mi chiamo Amélie, sono nata il 19 Aprile 2016 e, a solo un giorno di vita, sono stata buttata in una scatola e lasciata, come in un film, davanti ad un cancello… sporca, bagnata, affamata e quasi in fin di vita!

Una scatola e un biglietto

Sulla scatola c’era un biglietto: “Mi dispiace lasciarvelo così ma non ho altro modo per farlo scampare al suo destino. Vi prego prendetevene cura, so per certo che con voi è in buone mani. È una gigante bergamasca, è un gemello e ha un giorno di vita”.

Il mio salvataggio

Mi ha trovata Baloo, il guardiano di casa che ha avvisato subito mamma e papà.
Quando mi hanno trovata sembravo morta, ero fredda, non mi muovevo e respiravo a malapena…
Ma hanno voluto provarci lo stesso, mi hanno portata in casa, mi hanno scaldata, mi hanno nutrita, poi i cani mi hanno pulita completamente, leccandomi dalla testa alla coda, si sono accucciati tutti addosso a me per tenermi al caldo e poi… hanno aspettato…
La sofferenza e il ritorno alla vita

Quasi sicuramente non ho avuto la possibilità di bere il colostro della mamma, quindi non avevo anticorpi… il che, per un cucciolo come me, significa non avere speranze!
Ho passato la prima notte, la seconda, la terza, poi è subentrata una bruttissima dissenteria, durata interminabili giorni, che mi ha quasi uccisa.
Non sono stata mai lasciata sola, mi hanno curata giorno e notte, dandosi i turni per riposare.
Anche quando è stata la volta della tosse e della febbre alta…
Ma io sono scampata ad un terribile destino, non potevo mollare, avevo troppa voglia di vivere e la mia nuova famiglia non si è arresa nemmeno per un momento!
E non si sono arrese nemmeno le numerosissime persone che tutti i giorni chiedevano di me, al telefono, su Facebook, per strada, nei negozi… si è creato un tam tam di energia positiva e di così tanto amore che nessuno si aspettava…

Così ogni sforzo è stato ripagato ed ora sono qui, sempre più forte, sempre più felice e, soprattutto, sempre più VIVA!!!

Sono stata salvata e vivo protetta dal calore di uno strano e pazzo branco (o gregge???) che mi ama alla follia.
Mamma e papà sono stati così colpiti dall'esperienza vissuta che han deciso che mi merito di non essere solo un numero e di non fare la vita da pecora…
Qualcuno, ingenuamente, dice che forse avrò delle crisi d’identità e crescerò pensando di essere un cane;
Altri pensano che sia solo una bestia e, come tale, non meriti tutte queste attenzioni...
Altri ancora ridono e fanno battutacce sul fatto che sono quasi pronta per essere cucinata.

Sono un cane o una pecora? Cosa importa... sono felice!

Se essere una pecora significa vivere con la paura dell’uomo e di tutto quello che mi circonda, essere allevata e maltrattata, per poi diventare un arrosticino nel piatto di qualcuno, allora... da grande voglio essere un cane!

Ma so che sono e resterò una pecora!
Mamma e papà dicono che devo esserne fiera e che sognano per me una vita diversa, una vita “sociale”, in cui possa sentirmi speciale e non un numero pinzato su un orecchio.
Una vita in cui poter essere utile, facendo conoscere alle persone la vera indole di un animale destinato al macello, la mia sofferenza, la mia intelligenza, la mia sensibilità, la mia curiosità… e tutta la mia simpatia!
Così mi hanno fatta socializzare, mi hanno insegnato a sporcare in un luogo prestabilito, ad andare al guinzaglio, a passeggiare in città, in mezzo alla gente, e mi hanno insegnato un sacco di giochini e abilità che mi divertono un sacco!
Sono stimolata, non ho paura di niente, a differenza delle mie sorelle degli allevamenti e adoro stare in mezzo ai cani e alle persone!
E se poi crescerò sentendomi un cane, sarò felice di sentirmi un cane, amato e rispettato, per tutta la vita, piuttosto che una pecora da macello per il poco tempo che mi sarebbe stato concesso!
La nascita de "La Fattoria di Amélie onlus"

È così che è scattata nella loro testa l’idea di dar vita all’associazione “La fattoria di Amélie onlus”,
un’associazione per la protezione degli animali sfruttati, maltrattati e abbandonati. Un luogo in cui gli animali possano essere salvati da un destino spietato e vivere una vita libera, felice, stimolante, sociale e aiutare l’uomo a superare le proprie barriere, fisiche e mentali, a vivere serenamente la propria disabilità e insegnare a grandi e piccini l’empatia e l’amore per tutti gli esseri viventi.
Per piacere e divertimento, non per sfruttamento.

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Associazione
"La Fattoria di Amélie onlus"
Strada dei Livelli
27029 Vigevano -PV-
Tel. 351.5100686
info@lafattoriadiamelie.it
c.f. 94036350182

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